La mobilità sostenibile in Italia e i nuovi obblighi

La mobilità sostenibile in Italia e i nuovi obblighi

Lunedì, 04 Settembre 2023 11:27
 
Quello della mobilità sostenibile è uno degli argomenti più discussi nell’ambito delle politiche ambientali, da quelle locali a quelle internazionali, volte a ridurre l’impatto ambientale.

Cos’è la mobilità sostenibile?

La mobilità sostenibile indica delle modalità ideali di spostamento (un sistema di mobilità urbana) adottate per diminuire gli impatti ambientali, sociali ed economici. Ovvero:

  • l'inquinamento atmosferico;
  • l'inquinamento acustico;
  • la congestione stradale
  • l'incidentalità;
  • il degrado delle aree urbane;
  • il consumo di territorio;
  • i costi degli spostamenti;

donna autobus mobilit sostenibilePer contrastare queste problematiche, esistono diverse forme di trasporto sostenibile. Tra le più semplici abbiamo la mobilità pedonale. Non produce alcun tipo di inquinamento atmosferico, non prevede spese economiche e non complica la situazione urbana del traffico.

Un’altra modalità utile a sostenere la mobilità green prevede due ruote e un manubrio. Paesi come l’Olanda e il Belgio fanno della bicicletta il loro mezzo di trasporto più utilizzato. In Italia per sostenere questa forma di mobilità sostenibile è stato lanciato il bike sharing. Questa modalità riduce notevolmente l’inquinamento atmosferico poiché non emette gas nocivi e non alimenta il traffico. Un'altra forma di mobilità sostenibile sono i trasporti pubblici dato che trasportano più persone e riducono l’uso delle automobili private.

Dunque, le modalità di spostamento che permettono di diminuire l’impatto sull’ambiente sono numerose. Non abbiamo nominato, infatti, il car sharing ed il car pooling, forme di mobilità che permettono di ridurre emissioni di CO2, limitare il traffico urbano ed evitano il dispendio economico provocato dall’acquisto, dalla manutenzione e assicurazioni varie dell’auto privata.

La mobilità sostenibile in Italia

 

dipendenti in auto mobilit sostenibileÈ dalla fine degli anni Novanta che la mobilità sostenibile è argomento di discussione. In Italia, il 23% delle emissioni totali di gas serra è dovuto dal trasporto stradale, di cui il 60% causato dalle autovetture (Ispra, 2017).

Ad oggi, la mobilità sostenibile in Italia viene sostenuta dal Governo con dei sussidi che permettono di comprare mezzi di trasporto come monopattini elettrici, biciclette. Diverse città italiane si sono mosse in questa direzione, dando il via a delle iniziative che contribuiscano a rendere più green il nostro Paese. Tra le principali abbiamo Milano, impegnata a rafforzare il bike sharing. Verona, impegnata ad organizzare le domeniche del Mobility Day, limitando il traffico nel centro città. Per quanto riguarda la mobilità sostenibile, Napoli risulta essere la città più esperta del sud Italia. Vanta, infatti, un’accessibilità del 34% e un totale degli spostamenti a emissioni zero pari al 50%. 

Nonostante ciò, in Italia il mezzo più utilizzato per gli spostamenti continua ad essere l’automobile privata. Tuttavia, un italiano su due afferma di voler rivedere le proprie abitudini di mobilità, ma nei prossimi dieci anni (Chance Lab Italia 2023, Groupama Assicurazioni). 

Mobilità sostenibile nelle aziende

È stata la conseguenza più evidente, durante la pandemia, nata dalla diffusione dello smart working. Il miglioramento della qualità dell’aria è stato un dato palpabile e percepibile quasi ad occhio nudo. Appare evidente, dunque, come una politica che incentivi alla mobilità sostenibile per gli spostamenti casa-lavoro possa contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale.

Gli interventi che un’azienda può adottare sono molteplici e, chiaramente, direttamente proporzionali alle dimensioni dell’azienda in questione.

Cosa possono offrire le aziende?

Sono diverse le possibilità green che un’azienda mette a disposizione dei propri dipendenti. Dall’abbonamento ai trasporti pubblici alla bici aziendale, fino ad arrivare ai veicoli in sharing a prezzi ridotti. 

La mobilità sostenibile in azienda è il risultato di un percorso graduale. L’importante, per un’azienda, è valutare e proporre ciò di cui i dipendenti hanno davvero bisogno. Conoscere le esigenze e le difficoltà dei propri dipendenti è fondamentale, poiché differenti tra loro anche in base al tipo di attività lavorativa.

In questo senso, la figura del Mobility Manager risulta fondamentale (ed obbligatoria!) per analizzare le abitudini di mobilità dei dipendenti.

Quando il Mobility Manager è obbligatorio per le aziende?

donna mobilit sosteniblie trasporto autobusPer promuovere un’evoluzione nell’approccio e nelle abitudini dei lavoratori, in un’ottica di un maggior sviluppo della mobilità sostenibile in Italia, il Dlgs n. 34/2020 “Decreto Rilancio” obbliga le aziende con più di 100 dipendenti ubicate in un capoluogo di Regione, in una Città metropolitana, in un capoluogo di Provincia ovvero in un Comune con più di 50.000 abitanti, a nominare un Mobility Manager e di redigere un Piano Spostamenti Casa Lavoro. 

Abbiamo già parlato sia della figura del Mobility Manager che del Piano Spostamenti Casa Lavoro, ma essendo figure relativamente nuove, vale la pena approfondire. 
Un Mobility Manager è un professionista incaricato di pianificare, sviluppare e gestire le politiche e le iniziative di mobilità sostenibile all'interno di un'azienda, ha il compito di redigere il Piano Spostamenti Casa Lavoro, promuovere pratiche di mobilità sostenibile all'interno dell'organizzazione. Questo include la gestione delle flotte aziendali (in assenza di un Fleet Manager), l'ottimizzazione dei percorsi, la promozione di mezzi di trasporto a basse emissioni e la sensibilizzazione dei dipendenti sulle opzioni di mobilità sostenibile disponibili.

L'adozione di un Mobility Manager può portare a diversi vantaggi per un'azienda. Questi includono la riduzione dei costi legati alla mobilità, la diminuzione delle emissioni di gas serra, un miglioramento dell'immagine aziendale in termini di responsabilità sociale e la promozione della salute e del benessere dei dipendenti.

 

La cultura della mobilità sostenibile

Il lavoro del Mobility Manager, anche se appare estremamente analitico, comprende soprattutto aspetti comunicativi e di marketing. Uno degli aspetti essenziali di questa figura infatti è la creazione di una cultura della mobilità sostenibile in azienda. 

Alle competenze estremamente trasversali che deve possedere un Mobility Manager, si affianca la tecnologia. Infatti, se il PSCL è un piano obbligatorio che ha un duplice obiettivo, ovvero:

  • individuare le misure utili a orientare gli spostamenti casa-lavoro del personale
  • definire i benefici conseguibili con l’attuazione delle misure in esso previste,

donna monopattino elettrico italia mobilit aziendale

appare chiaro che per raccogliere, gestire e analizzare tutti questi dati diventa imprescindibile l’adozione di una soluzione tecnologica in grado di supportare il lavoro del Mobility Manager. ZGreenMove di Zucchetti è la soluzione più completa ed efficiente per soddisfare le nuove esigenze del Mobility Management supportando in modo semplice, efficace ed intuitivo nella redazione del PSCL tramite la raccolta e l’analisi di questionari già strutturati secondo le Direttive Ministeriali e somministrati ai dipendenti.

Accanto al Mobility Manager aziendale la legge ha identificato anche la figura del Mobility Manager di Area. Si tratta di una figura appartenente agli Uffici del Traffico presenti nei comuni più grandi che orienta e supporta i Mobility Manager aziendali sul territorio di competenza, può assistere alla stesura dei PSCL, promuovere momenti di formazione e favorire l’integrazione dei PSCL delle aziende sul territorio con le politiche comunali con lo scopo di creare una logica di rete e sensibilizzare sul tema della mobilità sostenibile in Italia.

Quest’ultimo aspetto è fondamentale. Secondo un report elaborato da Soldo a fine 2022, l’obbligo introdotto dal “Decreto Rilancio” di nominare un Mobility Manager aveva portato solo il 34% delle aziende intervistate a introdurre tale figura nel proprio organico. Una fotografia della mobilità sostenibile in Italia che ci restituisce un dato ancora relativamente basso, ma che è salito consistentemente nel corso di questo 2023 e che è destinato a consolidarsi nel corso del 2024.

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