Aziende al femminile: sfide e opportunità delle imprenditrici

Aziende al femminile: sfide e opportunità delle imprenditrici

Venerdì, 21 Giugno 2024 10:55

impreditrici_aziende.pngQuella delle donne alla guida di imprese ed organizzazioni è, ancora oggi, una tematica delicata. In Italia, secondo i dati riportati da Unioncamere, alla fine del 2022 le aziende “femminili” rappresentavano il 22,18% dell’imprenditoria italiana, contro il 32% degli altri Paesi dell’UE. Nonostante questo dato non sia dei più incoraggianti, per quanto riguarda le startup italiane almeno, c’è una leggera crescita. Tuttavia, le difficoltà e gli ostacoli che le donne devono affrontare sembrano essere le medesime degli anni passati:

  • Stereotipi culturali

  • Pregiudizi

  • Bias di genere

  • Difficoltà di accesso al credito

"Da una recente analisi del Fei (Female access to finance: a survey of literature, EIF Research and market analysis 2023/87) si evince la difficoltà delle imprenditrici ad accedere al credito (o ad ottenerlo in misura pari agli imprenditori uomini) sia in termini di prestito bancario che di VC. Questa difficoltà, come riporta l’analisi, è dovuta sicuramente a una più debole attitudine delle imprenditrici a domandare credito e a una tendenza a sottostimare l’entità dell’aiuto finanziario richiesto; ma è legata anche (soprattutto) a una serie di bias riscontrati negli interlocutori che detengono le risorse", dichiara Veronica Mariani, imprenditrice dell'ambito digital. 

Nel 2023, in Italia, sono state registrate 1 milione e 325mila imprese femminili, rappresentando il 22,2% del totale italiano. Nonostante quest'anno siano stati registrati dei rallentamenti nella crescita delle imprese guidate da donne, il loro impatto nei settori tradizionalmente dominati dagli uomini continua a espandersi. 

Le nuove generazioni hanno sicuramente un livello di istruzione e di rendimento scolastico superiore a quello degli uomini, tuttavia, le donne in Italia lavorano poco, guadagnano poco e hanno pensioni più basse.

Le paure e gli ostacoli delle imprenditrici 

donne impreseDa un’analisi condotta da SumUp, emergono risultati che mostrano un pensiero non propriamente ottimistico delle imprenditrici riguardo il loro lavoro. 

Molte donne hanno evidenziato un forte senso di inadeguatezza. Infatti, il 13,5% vede stereotipi e pregiudizi come l’ostacolo maggiore alla loro carriera. Desiderose di contribuire all’empowerment femminile, il 38% delle imprenditrici tende ad avere una forza lavoro composta tra il 75% e il 100% da donne. Più di 4 donne su 10 ritengono di avere più difficoltà a far crescere un’impresa, rispetto agli uomini.

Tornando agli stereotipi, la società giudica da sempre gli uomini più propensi ad assumere ruoli da leader, al contrario della donna che in realtà possiede grandi capacità di accudimento, empatia e quant’altro.

Le imprenditrici, inoltre, hanno più difficoltà ad avviare attività poiché costrette a lottare continuamente con gli istituti di credito.

Donna leader, perché sì?

donne imprenditriciQueste problematiche, tuttavia, non hanno impedito alle imprenditrici di entrare in settori tradizionalmente maschili, dimostrando una grande capacità di innovazione e adattamento.

Le donne stanno portando nuove idee, approcci innovativi, nuove prospettive, fondamentali per la parità di genere, per la competitività del Paese e per lo sviluppo di processi più efficaci.Le imprese guidate da donne spesso mostrano una maggiore attenzione alla sostenibilità e alla responsabilità sociale d’impresa che, al giorno d’oggi, sono essenziali per la crescita di un’azienda.Riguardo l’ambiente di lavoro, un’imprenditrice è tendenzialmente più incline a promuovere un clima inclusivo e soddisfacente, includendo politiche di lavoro flessibile. Infine, favorendo le imprese al femminile si può contribuire all’inclusione economica, riducendo il gap di genere presente prepotentemente nel mondo del lavoro.

Contattaci

Powered by ChronoForms - ChronoEngine.com