Per “Talent Shortage” intendiamo la carenza di talenti nei diversi settori professionali. In Italia, sempre più frequentemente i datori di lavoro hanno difficoltà a trovare le giuste risorse e questo crea un vero e proprio gap tra domanda e offerta. Noto anche come “Mismatch”, il Talent Shortage è un fenomeno che si manifesta quando c’è una forte domanda di professionisti ma il mercato del lavoro non è in grado di fornire un numero adeguato di candidati qualificati per specifiche posizioni lavorative. Il Talent Shortage è solitamente accostato allo “Skill Shortage”, una problematica che riguarda i candidati. Lo skill shortage, infatti, è la mancanza, da parte dei candidati, di soft skills e competenze tecniche utili a ricoprire una determinata posizione lavorativa.
I settori più in difficoltà
In Italia, ci sono diversi settori che, a seconda delle opportunità di lavoro e/o circostanze economiche, fanno più o meno difficoltà a trovare risorse, rispetto ad altri. Le specializzazioni maggiormente in difficoltà sono:
- Ingegneri meccanici, aerospaziali, biomedici, elettrici e civili.
- Infermieri/personale sanitario qualificato e professionisti nel settore della salute mentale.
- Professionisti in cybersecurity
- Sviluppatori software e ingegneri del software
- Esperti IA e machine learning
- Analisti finanziari e consulenti
- Esperti in gestione del rischio e compliance
- Ingegneri petroliferi e minerari
- Tecnici specializzati in energie rinnovabili
- Geologi
- Professionisti del settore della logistica e dei trasporti
Ed altri ancora.
Come affrontare il fenomeno del “talent shortage”?
Le aziende maggiormente colpite dal talent shortage possono affrontare questa forte carenza di talenti. In che modo?
È importante, innanzitutto, implementare dei piani di formazione costante, al fine di migliorare le competenze dei dipendenti attuali. Come? Facendo affiancamento con risorse più competenti o, semplicemente, offrendo corsi di aggiornamento e stabilendo dei percorsi formativi specifici. Programmi di mentoring permettono sicuramente una crescita professionale capace di sviluppare, inoltre, leadership e favoriscono l’integrazione della risorsa.
Dal punto di vista meno “formativo”, invece, le aziende sono ormai portate a dover ottimizzare le loro politiche attrattive, migliorando la cultura aziendale e promuovendo un ambiente di lavoro sano, inclusivo e stimolante. Le politiche retributive, inoltre, contribuiscono a rendere più attraente un ambiente di lavoro rispetto ad un competitor. Salari competitivi, equi, implementati con incentivi e percorsi in grado di garantire opportunità di crescita in azienda sono un’ottima chiave per attrarre talenti e formarli in maniera adeguata al settore.
Tutti questi elementi, utili a combattere il talent shortage, contribuiscono a rafforzare l’identità aziendale, rendendo l'azienda attrattiva e riconoscibile tra i competitor.
Uno strumento che può risultare utile alle aziende per affrontare il talent shortage è Inrecruiting Zucchetti, un software in grado di supportare i recruiter grazie alla capacità di fare matching tra le competenze richieste dall’azienda e quelle inserite nel cv da un candidato. Inoltre, grazie alla funzione “multiposting” è possibile aumentare la visibilità degli annunci di lavoro e raggiungere un numero maggiore di candidati in linea con le esigenze aziendali.