In un mondo del lavoro sempre più in movimento, le aziende sono chiamate a ripensare le proprie strategie di gestione dei dipendenti per affrontare un mercato competitivo e in continua evoluzione.
Per il nostro annuale studio sui trend HR abbiamo adottato la stessa metodologia usata in passato e che abbiamo descritto anche per i trend HR 2024.
L’approccio che abbiamo adottato, dunque, per redigere il seguente articolo sui trend HR 2025 si è basato su:
- review dei trend HR 2024
- analisi e selezione degli attuali trend internazionali
- focus sull’Italia attraverso l’analisi di sondaggi, post e recenti ricerche
- analisi puntuale delle esigenze di professionisti dell’HR e delle varie richieste pervenute negli ultimi mesi da parte dei nostri clienti.
Trend HR 2025: l'Intelligenza Artificiale nelle Risorse Umane
Nel 2025, la digitalizzazione dei processi HR continuerà a rappresentare una priorità strategica, trainata dalle crescenti capacità di automazione offerte dai software avanzati e dall’introduzione dell’IA. Nel 2025, l'adozione dell'Intelligenza Artificiale sarà proprio un tema cruciale per il settore HR. Da una recente ricerca sul territorio nazionale condotta su 28.000 partecipanti, è emerso che il 41,5% degli HR Manager ha già integrato l’intelligenza artificiale nei processi di gestione delle risorse umane. Il fatto più interessante è che le PMI stanno guidando questa transizione. Le PMI infatti si stanno distinguendo per la loro capacità di adattamento, adottando più rapidamente soluzioni innovative rispetto alle grandi aziende, che spesso incontrano maggiori difficoltà legate alla complessità organizzativa e ai processi decisionali centralizzati. Questa tendenza evidenzia il potenziale dell’IA nel supportare realtà aziendali più agili, consentendo loro di migliorare la gestione dei talenti e le performance operative.
IA a HR: campi di applicazione
Processo di assunzione e gestione dei talenti, employee experience, elaborazione delle buste paga e gestione delle presenze, attività routinarie e amministrative nonché l’IA generativa per elaborare annunci di lavoro in linea col tone of voice e il brand aziendale. Ce ne è per tutti i gusti. Nel payroll, ad esempio, gli impieghi principali includono: classificazione dei dipendenti (35%); analisi dei dati e previsioni (30%); identificazione e correzione delle anomalie (32%). I dati sono riferiti ad aziende sul territorio nazionale. A livello europeo, l’applicazione predominante è il supporto legislativo, che in Italia è invece pianificato dal 28% delle aziende.
L’IA ha ormai ridefinito il modo in cui le aziende gestiscono le loro persone, e il 2025 sarà la consacrazione definitiva di questa tendenza tanto che il 76% degli esperti HR avverte che non adottare soluzioni IA nei prossimi 12-18 mesi lascerà certamente le organizzazioni in netto svantaggio competitivo.
Trend HR 2025: Comunicazione semplificata
Questo trend sta riemergendo, dopo diversi anni, grazie a due fattori chiave. Da un lato, l'ingresso della Generazione Z nel mondo del lavoro sta portando con sé una rivoluzione negli strumenti e nei metodi di comunicazione. I giovani professionisti di questa generazione sono abituati a piattaforme digitali agili, intuitive e spesso meno formali, che mettono al centro la rapidità e l'efficienza. Dall'altro, il ritmo della comunicazione globale ha subito un'ulteriore accelerazione, spinto dalla continua evoluzione tecnologica e dalle crescenti aspettative di risposte in tempo reale.
Nel 2025, la gestione della comunicazione interna ed esterna si confermerà, dunque, come un elemento fondamentale per il successo delle organizzazioni. In un panorama lavorativo sempre più digitale le risorse umane avranno il compito di trasformare la comunicazione in un vero e proprio strumento strategico per il coinvolgimento, la produttività e il benessere dei dipendenti. Con l’adozione diffusa del lavoro ibrido, i team si troveranno spesso divisi tra ufficio e e lavoro da remoto.
Questo scenario richiederà alle aziende di:
- Investire in piattaforme centralizzate per garantire la collaborazione in tempo reale, come intranet evolute, software di project management e soluzioni cloud-based.
- Far sentire ogni dipendente, da qualsiasi posto stiano lavorando, parte integrante dell'organizzazione.
- Promuovere strumenti che riducano il senso di isolamento e favoriscano il dialogo e la comunicazione
Trend HR 2025: Onboarding
Con il rapido cambiamento tecnologico, i cambiamenti inerenti alle modalità di lavoro (come lo smartworking) e l'accento crescente sulla cultura organizzativa, l'onboarding sta diventando sempre più strategico per il successo e la retention dei dipendenti. Le aziende sono sempre più propense ad investire in programmi di onboarding personalizzati che si adattino alle caratteristiche individuali dei nuovi assunti, ai loro ruoli e alle loro preferenze. Grazie all'uso di intelligenza artificiale (IA) e analisi dei dati, le organizzazioni potranno raccogliere informazioni sui neodipendenti per offrire esperienze su misura. Questo approccio aiuterà a rendere il processo più coinvolgente e significativo sin dal primo giorno.
L’onboarding non è più visto come un processo che si svolge solo nelle prime settimane, bensì come una tendenza sempre più diffusa, durante la quale i nuovi assunti sono accompagnati durante tutto il loro percorso nell’azienda, anche dopo i primi mesi. Le organizzazioni iniziano ad implementare feedback regolari a lungo termine per monitorare il benessere, la produttività e la soddisfazione, oltre a creare opportunità di sviluppo continuo. Secondo un rapporto annuale di Qualtrics, basato su un sondaggio condotto su oltre 35.000 dipendenti in 22 paesi e 23 settori, si evidenzia una tendenza da parte dei dipendenti a richiedere proprio questi feedback. Tuttavia, emergono dati circa i tassi di abbandono più elevati per i dipendenti più giovani e in età precoce, in un contesto economico poco favorevole. A causa di questa carenza di talenti, l'onboarding è sempre più visto come un elemento strategico per il business. Infatti, Lighthouse Research & Advisory ha scoperto che l'onboarding sta diventando la priorità assoluta per i team HR nel corso del prossimo anno.
È importante garantire che i nuovi dipendenti comprendano e si sentano parte dei valori aziendali, e possano allinearsi facilmente alla mission e alla vision dell’organizzazione. Attraverso attività interattive, storytelling e sessioni di networking, i nuovi arrivati possono assimilare questi aspetti cruciali in modo più profondo, creando un senso di appartenenza sin dal primo giorno.
Gamification dell'Onboarding
La gamification sta diventando sempre più popolare come metodo per rendere il processo di onboarding più coinvolgente e motivante. I nuovi assunti potrebbero partecipare a giochi interattivi, quiz, missioni e sfide che non solo li aiuteranno a comprendere i processi aziendali, ma li renderanno anche più impegnati e motivati ad apprendere. Questi elementi ludici possono favorire l'apprendimento attivo e una maggiore connessione con l'ambiente di lavoro.
Trend HR 2025: Diversità, equità e inclusione
Nel 2025, diversità, equità e inclusione (DEI) continueranno a essere temi centrali nelle strategie HR, consolidando il loro ruolo come pilastri fondamentali per la cultura aziendale e la competitività delle organizzazioni. A questi tre aspetti si aggiunge un nuovo focus sul belonging, ovvero il senso di appartenenza, che riflette il desiderio dei dipendenti di sentirsi valorizzati, ascoltati e parte integrante della propria azienda. Le aziende stanno riconoscendo sempre più i vantaggi tangibili di una forza lavoro diversificata:
- Miglioramento della cultura aziendale: La diversità favorisce un ambiente più inclusivo e collaborativo, che stimola la creatività e rafforza il senso di squadra.
- Aumento della produttività: Studi confermano che team eterogenei sono più innovativi e meglio equipaggiati per affrontare sfide complesse.
- Attraction e retention dei talenti: Le nuove generazioni, in particolare i Millennial e la Gen Z, scelgono sempre più aziende che dimostrano un impegno concreto verso la diversità e l’inclusione.
Nel 2025, la sfida non sarà solo quella di attrarre una forza lavoro diversificata, ma di garantire che tutti i dipendenti si sentano parte integrante dell’organizzazione:
- Creazione di ambienti sicuri: Le HR lavoreranno per promuovere una cultura in cui i dipendenti si sentano liberi di esprimere le proprie idee, senza timore di giudizi o discriminazioni.
- Iniziative per il benessere emotivo: Saranno introdotti programmi per monitorare e migliorare il benessere psicologico, contribuendo a rafforzare il legame emotivo con l’azienda.
- Misurazione del belonging: Le aziende utilizzeranno strumenti come sondaggi sul clima aziendale per valutare il livello di appartenenza percepito dai dipendenti e adottare strategie correttive.
Trend HR 2025: Budget del personale
In un mercato del lavoro in continua evoluzione, caratterizzato da incertezze economiche e nuove aspettative dei dipendenti, pianificare e monitorare il budget HR non è solo una necessità operativa ma una leva strategica per attrarre e trattenere talenti.
Lo è (o dovrebbe esserlo) da sempre, ma il budget del personale è più che mai un pilastro strategico per le aziende che vogliono restare competitive.
L'incertezza economica globale e l'automazione stanno spingendo molti dipendenti soprattutto Millennial verso quella che è stata definita "The Big Stay": una maggiore stabilità lavorativa, anche in ruoli meno soddisfacenti, per paura di una maggiore precarietà altrove. Questo richiede alle aziende di investire in strategie che migliorino la percezione del lavoro e rafforzino la motivazione interna.
Dall’altro lato c’è una generazione, la GenZ, che sta avendo un impatto mai visto prima sul mondo del lavoro. Una generazione che non scende a compromessi, che vede il proprio benessere inteso come worklife balance prioritario, ma che pretende anche trasparenza. Molti studi dimostrano che pubblicare i range salariali può aumentare le candidature fino al 90%, ma ciò richiede un'attenta allocazione del budget per evitare squilibri e garantire equità La pianificazione del budget del personale richiede un'analisi approfondita delle necessità aziendali e delle tendenze di mercato. Per esempio, la crescente domanda di flessibilità lavorativa e formazione continua comporta investimenti mirati in benefit personalizzati e programmi di sviluppo professionale.
Investimenti, non costi
E’ sempre più diffusa la considerazione del budget del personale non come spesa, ma come investimento. Questo significa allocare fondi per potenziare le competenze chiave e trattenere i migliori talenti, garantendo un ritorno concreto in termini di produttività, innovazione e fidelizzazione. D’altro canto, il costo del turnover è elevato: secondo Gallup, un dipendente insoddisfatto può costare fino a 1,5 volte il proprio stipendio annuale. Gestire il budget del personale è una sfida che richiede visione strategica e flessibilità operativa, che può essere resa più agevole con l’adozione di un software come la soluzione budget Zucchetti. Le aziende che sanno integrare il monitoraggio dei costi, con una gestione orientata agli investimenti, hanno un vantaggio competitivo significativo nel nuovo panorama HR.